Sonetto introduttivo
Agghiacciato tremar tra nevi algenti
al severo spirar d'orrido vento
correr battendo i piedi ogni momento;
e per soverchio gel battere i denti;
passar al foco i di' quieti e contenti
mentre la pioggia fuor bagna ben cento
caminar sopra 'l ghiaccio, e a passo lento
per timor di cader girsene intenti:
gir forte, sdruzzolar, cader a terra
di nuovo ir sopra 'l giaccio e correr forte
sin ch'il giaccio si rompe, e si disserra;
sentir uscir dalle ferrate porte
Sirocco, Bora e tutti i venti in guerra
quest'è 'l verno, ma tal, che gioja apporte.
Descrizione
La stagione del gelo e della neve, del battere dei denti e del crepitare del fuoco.
Vivaldi porta alle orecchie dell'uditore la sensazione
del freddo pungente e dello sforzo
che l'uomo compie per mettersense al riparo.
Composizione in Fa minore, è suddivisa in Allegro non molto- Largo- Allegro.
Allegro non molto
L'incipit è privo di melodia e con aspre dissonanze introduce il primo componimento.
In esso si vuol immergere l'ascoltatore in un clima gelido, nel quale l'uomo non può far altro che cercare riparo.
Largo
La pioggia è la protagonista del secondo componimento.
Un suono cadenzato e le corde pizzicate dei secondi violini
rendono magistralmente
il suono di una pioggia lieve, gustata al caldo riparo di un focolare.
Allegro
Sopraggiungono i freddi venti invernali, scoppia la bufera e la neve sferza ogni cosa.
L'ultima melodia delle 4 Stagioni
è interamente dedicata alla natura e alla sua gelida eleganza,
come a voler ricordare che l'uomo è spettatore, non artefice di
un mondo che sa essere orchestra e maestro di se stesso.